Parquet: come scegliere il migliore per le proprie esigenze

Fornisce un interessante valore aggiunto all’immobile, a prescindere dalla soluzione abitativa in cui viene montato. Parliamo del parquet, un grosso punto di forza per la cura degli ambienti, destinato ad impreziosire i vari ambienti della casa per un periodo di tempo particolarmente lungo. Data la sua longevità, è chiaro che la scelta del parquet richieda un’attenzione particolare alle reali esigenze della casa.

Nelle prossime righe, scopriremo tutti i parametri da esaminare prima di procedere all’acquisto del parquet. In ogni caso, professionisti del settore come https://www.parquettistatorino365.it/  offrono prodotti adatti a tutti, in grado di soddisfare gusto personale e funzionalità nel modo migliore. Scopriamo, dunque, quali sono le differenze sostanziali tra i diversi tipi di parquet.

Tutto ciò che c’è da sapere per scegliere il parquet

Prima di discendere nei particolari degli elementi da dover necessariamente analizzare per la scelta del parquet, identifichiamo alcuni parametri di base come: il materiale, il trattamento e la struttura, della tipologia di posa di cui necessitano, del comportamento nel tempo e, ovviamente del colore. Tutto questo dovrà, poi, collimare con le esigenze abitative e le disponibilità economiche di chi acquista il prodotto.

Tanto per cominciare, scegliere il materiale significa tener conto del tipo di riscaldamento che verrà installato nell’ambiente. Il parquet prefinito, composto da uno strato principale di legno, solitamente betulla, pioppo o abete, collegando ad una parte superiore, più pregiata, denominata essenza.

Abbiamo, poi, il parquet in legno massiccio; trattasi di listoni di legno nobile composti interamente di materiale pregiato e che richiedono una posa lunga e complessa, dovuta al processo di rifinitura. Distinguiamo, poi, due tipi di posa differenti: quella incollata, dove il parquet viene unito al massetto, a cui andrà interposta la barriera idonea al vapore e dovrà essere perfetto in altezza, compattezza, durezza e planarità.

Abbiamo, poi, la posa flottante, dove le liste del parquet vengono incastrate e poggiate senza colla, trovando tra esse e il massetto del materiale isolante e fonoassorbente che, generalmente, ostruisce anche il vapore. Nella scelta della posa occorre sapere che, nel primo caso, otterremo risultati ottimali in termini di aderenza ed estetica, ma richiederà più tempo per essere eseguita in maniera professionale.

La seconda opzione, invece, si rivela più rapida e permette maggiore libertà di assestamento al legno. Citiamo, infine, l’avvitatura delle liste alla base: una pratica di posa riservata al massello che ha un effetto estetico molto ricercato e presenta un forte impatto meccanico sul legno.

Fattore temporale ed estetico

Il legno è un materiale vivo. Per questa ragione, occorre tener conto di tutte le possibili variazioni che, questo, può subire nel tempo, sia in termini di colore che di dimensioni e forma. Si parla, principalmente, di tre cause scatenanti dei mutamenti del parquet: la temperatura, l’umidità e la luce del sole. Il cambiamento di colore, quando il parquet viene scelto con consapevolezza in funzione dell’arredo, può rendere ancor più accattivanti gli ambienti in cui le liste vengono installate.

Scegliere il parquet, dunque, richiede un’attenta riflessione in termini di esposizione al sole ed umidità all’interno degli ambienti, in modo da selezionare la qualità di pavimento migliore per le proprie esigenze, così come le temperature percepite in casa. Per quanto riguarda il fattore estetico, invece, bisogna pensare che i toni del parquet sono legati alla specie legnosa scelta.

Quando si sceglie il parquet, dunque, occorre tener conto di colore, fibratura e dimensioni, in modo che il pavimento si unisca alle tinte dell’arredo. Esistono specie legnose rosse, chiare, scure e brune. Come detto, poi, è opportuno tener conto delle tinte che il parquet assumerà una volta sottoposto ad usura ed ossidazione.